Se non senti il peso della tua tessera del CAI in tasca, nello zaino o nel borsello, probabilmente sei iscritto da poco e pensi ancora di aver acquistato qualcosa di simile a uno ski – pass o a un abbonamento ferroviario, qualcosa, insomma, che ti dà il diritto a usufruire di alcuni servizi molto interessanti, un’intensa attività escursionistica, una scuola di sci, di sci alpinismo o di alpinismo…
Attraverso queste attività, se proprio non sei disattento, comincerai a capire che non sono gestite e organizzate da un’agenzia di viaggio o da una società di promozione turistica ma da gruppi di volontari che si trovano nella sede di una Sezione del CAI… Magari, ti sei anche portato a casa un opuscolo dallo strano titolo di “Bidecalogo”… Quando ti capiterà, per puro caso, di cominciare a leggerne qualche pagina, ti renderai conto che, assieme a quella tessera, ti sei portato a casa un impegno formale di comportamenti etici nei confronti degli ambienti delle montagne e dei loro abitanti, umani, animali, vegetali…
Forse ti verrà la curiosità di entrare a far parte di uno dei gruppi, probabilmente quello che hai conosciuto per primo… La tua storia nel CAI potrebbe finire qui, diventando (parte) di un gruppo o di un organo tecnico operante all’interno della Sezione…
(Col tempo) capirai che sei socio della Sezione e non del “tuo” gruppo. Avrai, in questo momento, superato un rischio che si ripresenterà anche dopo, in tutte le altre fasi della tua scoperta del peso della tessera, che continua ad aumentare. Questo rischio, con una parola complicata ma efficace, si chiama autoreferenzialità. La sua definizione è semplice: “Che fa riferimento esclusivamente a sé stesso, trascurando o perdendo ogni rapporto con la realtà esterna e la complessità dei problemi cha la caratterizzano”…
Qualcuno ti spiegherà che il mondo non finisce nemmeno nella tua Sezione, spostando l’autoreferenzialità solo un po’ più in alto. La tua tessera ti ha fatto diventare socio della Sezione ma, anche, dell’organizzazione del CAI centrale…
Questa continua evoluzione nella conoscenza della nostra associazione ti porterà anche a diventare Consigliere e Presidente della Sezione, componente di qualche commissione od organo tecnico regionale o nazionale, Consigliere e Presidente Regionale, Consigliere centrale e Presidente Nazionale. La tua tessera non esclude nessuna di queste possibilità e tu te ne devi fare carico.
Se occuperai qualcuna di queste posizioni ricordati che tu non sarai lì a rappresentare, o peggio, a difendere una qualsiasi parte, ma a garantire l’unità dell’associazione, nella sua molteplicità di forme e di azioni, mettendo le tue capacità personali al suo servizio, che vuol dire al servizio di ciascuno dei soci della tua e delle tante Sezioni del Club Alpino Italiano.
di Flaminio Benetti († 2018- ex presidente CAI Valtellinese Sondrio ed ex consigliere centrale CAI)
Estratto da Salire N.18 del dicembre 2018